Il 2 giugno 2016 si è svolta, o meglio, eravamo pronti a svolgere la Pedalosa, una manifestazione in bicicletta di apertura al Festival del Calcio e dello Sport a Perugia. Ho detto che eravamo pronti perché le condizioni climatiche non sono state favorevoli: pioveva così tanto che la strada non era percorribile. Alla manifestazione, però, qualche ciclista si è presentato, ma non solo, c’erano anche i due grandissimi Maurizio Fondriest e Luca Panichi.
Per i presenti è stato un grande onore conoscere questi due grandi del ciclismo, famosi per le loro imprese, che ripetono ogni anno senza sosta. In fondo è proprio questo lo spirito dei campioni, quelli che non si accontentano, e non ci sarà mai una cime troppo alta da scalare per loro.
Dato che la manifestazione in bicicletta era saltata, i due campioni hanno ben pensato di visitare la città di Assisi, in particolare un’antica stamperia, gestita da alcune suore, legata ad un aneddoto su Bartali. Sembra che il campione, durante la seconda guerra mondiale, collaborando con le suore, nascondesse nella canna della propria bicicletta dei certificati lì stampati che sarebbero serviti agli ebrei per mettersi in salvo dall’olocausto.
Dovevamo assolutamente accompagnarli! E siamo partiti.
Arrivati ad Assisi, abbiamo parcheggiato la nostra auto nel parcheggio all’entrata della città e subito ci siamo avviati verso gli ascensori. Non so se hai presente Assisi, ma è tutta una salita, e chiaramente queste iniziavano già dal parcheggio, il quale non era ben attrezzato per la sedia di Luca, che ha dovuto affrontare una salita durissima per poter entrare in città. Noi sappiamo che lui è un campione, lo sapevano tutti, ma in quell’occasione non era solo e in un gruppo ci si aiuta sempre.
Maurizio, al vedere la fatica di Luca, si è avvicinato ed ha cominciato a spingerlo per aiutarlo a finire la salita. Una volta in cima, Luca, che è un pozzo di simpatia ed umorismo, ci ha dichiarato di non essere sicuro che fosse stato Maurizio a spingerlo, ma che probabilmente era stato lui ad aver trascinato per la salita Fondriest!
E’ stato bello e commovente vedere un aiuto così sincero fra due campioni del loro calibro, ma è stato ancora più emozionante vedere come il ciclismo ti insegni ad essere una persona migliore. Quando provi la vera fatica, le sfide con rispetto dell’avversario, la stima per chi riesce a raggiungere traguardi importanti e tutte le avversità che fanno parte di questo sport, diventi una persona più ricca dentro e quando scendi dai pedali porti con te questo bagaglio e lo trasmetti agli altri. Vedere questa immagine è stato un esempio di tutto questo, e sicuramente i presenti non si ricorderanno di Luca e Maurizio solo per le loro imprese.
Quel giorno abbiamo finito la nostra visita della città di Assisi e poi siamo tornati a casa, ma era stato un giorno che ricorderemo.