A qualche giorno dalle Severiadi eravamo euforici, percorso tracciato organizzazione a punto e quasi cento iscritti…oltre ogni aspettativa, ma le previsioni davano pioggia, eravamo ottimisti ma anche preoccupati.

Sabato sera appena chiuso il parco di partenza inizia un vento a raffiche e una pioggia fortissima, il nostro volto traspirava l’umore, che era sotto i tacchi, dopo un mesto commento decidiamo di andare a dormire, dormire e chi avrebbe dormito con quella tristezza in corpo.

Alle 6  di mattina mi alzo e sbircio il cielo nero e carico, da ciclista guardo subito l’asfalto e vedo che è asciutto, un brivido…forse non piove, di corsa con l’ammiraglia alla partenza per definire gli ultimi preparativi addirittura uno squarcio di sole, iniziano ad arrivare i primi ciclisti anche chi voleva iscriversi prima del via, da li a poco sarebbero arrivati tutti ed io Andrea e Marco ci saremmo resi conto di quello che avevamo organizzato, tutti quei ciclisti con il giusto spirito pronti a divertirsi su un percorso che avrebbero interpretato a loro piacimento, non nego che mi sono addirittura emozionato, poi mi sono messo a guardare i volti dei presenti e degli organizzatori, a quel punto era chiaro avevamo ottenuto il nostro scopo… pronti, attenti, via!

Una vera SEMPRESUIPEDALI

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